Presentata a Gallio “Il Gallo di Vaia” la nuova opera dello scultore Marco Martalar già autore del noto Leone Alato.
Il gallo che ricordiamolo è il simbolo di Gallio, è stato realizzato dallo scultore durante l’estate con i resti degli alberi schiantati da Vaia..
La scultura è stata commissionata attraverso un progetto nato dalla collaborazione tra Punto Sport e l’Amministrazione Comunale di Gallio; un’opera che il Sindaco Munari definisce “simbolica e doverosa, visto che Gallio è stato uno dei paesi più colpiti dalla tempesta, un gallo che è simbolo di forza e rinascita“.
Il grande Gallo di Martalar è stato posizionato in modo permanente davanti al palazzo Municipale.
Una tappa al cospetto del Gallo di Vaia è inevitabile durante una visita del centro abitato di Gallio, che offre diverse attrazioni per i visitatori, in particolare si segnala la chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, eretta attorno al 1162. Dedicata al patrono San Bartolomeo, apostolo, universalmente riconosciuto quale patrono della Corporazione dei Conciatori di pelli; arte quest’ultima molto praticata dagli abitanti di Gallio dal lontano medioevo.
Inoltre, Gallio è ricco di escursioni, con vari livelli di difficoltà; le dolci pendenze permettono escursioni adatte a tutti, da quelle più lunghe e complesse a quelle di mobilità dolce, ideali per famiglie.
Una delle escursioni più semplici è quella che conduce alla Valle dei Mulini. Il sentiero parte dal centro del paese e scende sulla sinistra in località Ech. Durante la camminata si possono ammirare piccole sorgenti, mulini e strutture funzionali, il tutto immerso nel bosco.
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