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Basalisc - 8 scatti - Tempesta Vaia - Marco Martalar - Cevo - Valsaviore - Brescia - Lombardia

Si mostra seminascosto sul dosso, come fosse un predatore in agguato, e in tutta la sua imponenza, non appena si arriva al piazzale antistante lo Chalet Pineta: basta rivolgere lo sguardo in direzione del massiccio della Concarena. Da qualche giorno è infatti impossibile a un visitatore giunto a Cevo non scorgere la grande scultura che raffigura la mitologica effige del Basalisc, realizzata in poco più di un mese di lavoro dall’artista Marco «Martalar» Martello impiegando i rimasugli lignei lasciati sul terreno, quasi cinque anni fa, dal devastante passaggio della tempesta Vaia.  

Cedro dell'Himalaya - Parco Asburgico - Levico Terme - Trento - Trentino Alto Adige

Si tratta di una Conifera sempreverde originaria della catena montuosa dell'Himalaya, dove vive a quote comprese tra i 1200 e 3500 metri di altitudine. È una specie piuttosto esigente riguardo a luce e umidità atmosferica. In natura cresce in popolamenti puri oppure associata ad altre specie, in relazione alle condizioni climatiche del sito. Nella sua area di diffusione naturale è un albero alto fino a 50-60 metri, con chioma piramidale, pendula all'apice. Tronco colonnare con rami principali orizzontali che tendono a curvarsi in basso con l'invecchiamento. Le foglie sono aghiformi, di colore verde chiaro, lunghe fino a 4-5 centimetri. Esse sono disposte a spirale sui rametti apicali giovani (macroblasti), mentre sono riunite in fascetti, in numero di 30-40, sui rametti corti (brachiblasti).

Introdotta in Europa nel 1822, questa specie è molto diffusa in parchi e giardini per la sua valenza ornamentale. Il cedro dell’Orto, situato tra la montagnola e la vasca delle Quattro Stagioni, è stato messo a dimora nel 1828 e riveste un'importanza particolare perché rappresenta il primo esemplare di questa specie introdotto in Italia. Questo maestoso albero presenta evidenti segni di traumi subiti in passato, che hanno interessato sia la parte apicale sia alcune grosse branche. In questi ultimi anni, ha sofferto di uno stress idrico in concomitanza con l'abbassamento della falda idrica, verificatosi a seguito di costruzioni realizzate nelle immediate vicinanze. Al fine di garantire la sopravvivenza nel tempo di questo albero di grande valore storico, è stata effettuata una complessa operazione di risanamento radicale e di rivitalizzazione, il cui risultato viene tenuto costantemente sotto controllo mediante tecniche di monitoraggio radicale.

Scatto MP11

 

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