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Chiesetta della Madonna del Pèzo - 2 scatti - Levico Terme - Trento - Trentino Alto Adige

A pianta esagonale, nella parte est della città, nel crocicchio dove si dipartono le strade per le frazioni di Barco e Selva, ai margini orientali del Parco delle Terme. Lì, fra il 1612 e il 1618 nel luogo di un antichissimo capitello con un'immagine miracolosa della Madonna, fu eretta una chiesa che fu chiamata S. Maria della Crocetta o della "Croseta" o anche del "Pézo" per alcuni abeti che erano stati piantati nei pressi. Era meta di molti pellegrinaggi anche dai territori circostanti e fu oggetto di particolare devozione durante la peste del 1636. Questa costruzione scomparve tra il 1784 e il 1786 per lasciare il posto all'odierna chiesetta che prese definitivamente il nome di "Madonna del Pézo". Lì accanto fu aperto, nel gennaio 1786, il nuovo cimitero, che sostituiva quello nel centro del paese a ridosso dell'antica chiesa dei Santi Vittore e Corona. Dopo l'apertura, il 6 gennaio 1924, del nuovo Cimitero Civile in località "Erti ...

Mare - Vento - Bibione - Veneto

Bibione è un'isola, circondata dal fiume Tagliamento a est, dalla Litoranea Veneta a nord, dalla Laguna dei Lovi ad ovest e che si affaccia sul Mare Adriatico a sud. All'estremità settentrionale troviamo la Valgrande e la Vallesina, aree lagunari di proprietà privata con acque a bassa salinità dove viene praticato l'allevamento estensivo di alcune specie di pesci come anguilla, orata e branzino. A Est, presso il Faro di Punta Tagliamento, troviamo le foci del fiume Tagliamento e una vasta area di boschi e praterie tra le dune. A Ovest troviamo invece l'approdo turistico di Porto Baseleghe, sulla Laguna dei Lovi.

La sua conformazione fisico-geografica ha permesso la realizzazione di numerose piste ciclabili all'interno sia della città che delle pinete, che vanno a collegarsi a dei percorsi ciclabili lungo tutta l'area rurale esterna di Bibione fino ad arrivare alla vecchia cartiera restaurata di Villanova della Cartera. Percorsi che hanno fatto sì che numerose competizioni ciclistiche vengano tutti gli anni tenute proprio a Bibione.

Approssimativamente nell'anno 1000 i terreni e i territori dell'isola di Bibione vengono assegnati ai vescovi della vicina Concordia. Con la Repubblica di Venezia, le acque lagunari passano sotto la sua giurisdizione e Bibione attraversa svariati secoli di abbandono, tornando terra di pescatori e di animali selvatici. Nel 1866 l'appena nato Regno d'Italia avvia un lavoro di bonifica dei terreni paludosi, volta a rendere anche più salubre quest'acqua acquitrinosa e malarica.

Agli inizi del XX secolo viene costituito il Consorzio che intraprende imponenti opere di arginatura e canalizzazione delle acque nella zona del fiume Tagliamento, opere che vengono concluse intorno al 1930, con il risanamento di oltre 10 000 ettari di superficie. Assieme alla bonifica, viene sviluppata anche la viabilità e Bibione viene collegata alle reti elettrica e idrica. Nel 1956 inizia lo sviluppo turistico di Bibione con le prime costruzioni alberghiere e lo sviluppo dell'area balneare. Nello stesso periodo, nella zona est di Bibione, si insediano diverse famiglie di profughi giuliano-dalmati.

Nel 1956 iniziarono i primi lavori per trasformare Bibione in area turistica. La creazione dei primi hotel e negozi porterà l'isola alla destra del Tagliamento, nell'arco di 50 anni, a diventare un'importante località turistica per famiglie. Con circa 2 600 abitanti, è il centro abitato più popoloso del comune. Dal 1961 Bibione è citata nell'annuario del Touring Club. 

Nel 2009 la sua spiaggia era la seconda in Italia dopo quella di Rimini per numero di presenze (circa 6 milioni). Dal 2019, la prima spiaggia "senza fumo" d'Italia.

Scatto nostro figlio minore.

 

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