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Lago di Resia - Passeggiata - Curon - Venosta - Bolzano - Trentino Alto Adige

Nella parte occidentale dell'Alto Adige, a Curon Venosta, si trova il Lago di Resia (Reschensee). Il suo marcante emblema, un campanile che sembra spuntare dal niente in mezzo a questo lago, lo rende inconfondibile e noto oltre i confini. Alle sponde del lago, lungo ben 6,6 km e largo 1 km, si trovano i paesi di Resia e Curon e i borghi Casone e Spin. Fino al 1950, a Passo di Resia c'erano tre laghi naturali: il Lago di Resia, il Lago di Curon ed il Lago di San Valentino alla Muta, ancora presente. La costruzione di una grande diga (1947-1949) unificò i primi due laghi e sommerse con sé il borgo di Curon, del quale tutti gli abitanti dovettero evacuare, e parte del paese di Resia. Solo il grande campanile solitario che spunta dall'acqua ci ricorda ancora oggi questo fatto e del paese di Curon Vecchia. L'avvenimento è avvolto da molte leggende: una narra che in certi giorni ancora oggi si possono udire le campane del campanile che risuonano dal fondo del Lago di Resia. I

Pfarrkirche Mareit zum heiligen Pankratius - 3 foto - Castel Wolfsthurn - Mareta - Racines - Bolzano - Alto Adige

Il Castel Wolfsthurn a Mareta presso Racines ha diverse caratteristiche, che lo distinguono dagli altri castelli presenti sul territorio sudtirolese: è l'unico castello barocco dell'Alto Adige, è uno dei pochi castelli, che ancora oggi è abitato dalla stessa famiglia che lo ha fatto erigere, e non è solo un castello, ma anche un museo: dal 1996, infatti, il Castel Wolfsthurn ospita anche il Museo provinciale della caccia e della pesca.
Sontuose camere dietro a 365 finestre
Chi ha voglia e pazienza di contarle… faccia pure. Raggiungerà l'incredibile numero di 365 finestre, che adornano il Castello di Wolfsthurn, uno dei più belli di tutto il Tirolo. Lo splendido castello barocco è stato fatto costruire nel 1727 dal Barone Franz Andrä von Sternbach e da allora è sempre rimasto di proprietà della famiglia von Sternbach. Un grande cortile interno separa l'ala rappresentativa da quella signorile, dove ancora oggi alloggia la famiglia Sternbach, e di conseguenza non è visitabile. Le sale nobili visitabili del castello sono state conservate nel loro stato originale. Stucchi, arazzi, quadri, mobili, caminetti: i proprietari originali non hanno sicuramente lesinato sull'arredamento della loro reggia. A loro e alla storia della famiglia von Sternbach è dedicata anche la maggior parte dell'esposizione – ambienti che concedono interessanti impressioni della vita della nobiltà del XVIII e XIX secolo. Da non perdere è anche la chiesa del castello, tra le più belle in stile barocco di tutta la regione.
Il Museo provinciale altoatesino della caccia e della pesca
Al primo piano dell'ala padronale si trovano le sale espositive dedicate ai temi della caccia e della pesca. Qui si trovano esposti oggetti d'uso per la caccia come corni da polvere, carnieri e posate per cacciatori, ma anche oggetti dell'arte popolare, come pipe, bicchieri, tabacchiere e scatole di balsa. Nelle vetrine sono esposti animali selvatici locali e pesci presenti nei torrenti e laghi dell'Alto Adige, il tutto completato dalla straordinaria collezione di Rudolf Reichel sulla pesca a mosca. Il museo tiene conto anche delle necessità dei visitatori più piccoli: per i bambini, infatti, sono state allestite diverse sale con giochi didattici al piano sotterraneo. Qui essi apprenderanno in modo giocoso informazioni interessanti sugli animali, sulle corna dei cervi e sulle caverne degli orsi.Sentiero didattico “Bosco e acqua”
Un'ottima alternativa per salire al Castel Wolfsthurn è offerto dal sentiero didattico “Bosco e acqua”, che parte dalla chiesa parrocchiale di Mareta. Le diverse stazioni e i tabelloni forniscono molte nozioni sul bosco e sull'acqua. Il percorso si snoda su una lunghezza di appena 1 km.



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