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Lago di Resia - Passeggiata - Curon - Venosta - Bolzano - Trentino Alto Adige

Nella parte occidentale dell'Alto Adige, a Curon Venosta, si trova il Lago di Resia (Reschensee). Il suo marcante emblema, un campanile che sembra spuntare dal niente in mezzo a questo lago, lo rende inconfondibile e noto oltre i confini. Alle sponde del lago, lungo ben 6,6 km e largo 1 km, si trovano i paesi di Resia e Curon e i borghi Casone e Spin. Fino al 1950, a Passo di Resia c'erano tre laghi naturali: il Lago di Resia, il Lago di Curon ed il Lago di San Valentino alla Muta, ancora presente. La costruzione di una grande diga (1947-1949) unificò i primi due laghi e sommerse con sé il borgo di Curon, del quale tutti gli abitanti dovettero evacuare, e parte del paese di Resia. Solo il grande campanile solitario che spunta dall'acqua ci ricorda ancora oggi questo fatto e del paese di Curon Vecchia. L'avvenimento è avvolto da molte leggende: una narra che in certi giorni ancora oggi si possono udire le campane del campanile che risuonano dal fondo del Lago di Resia. I

Chiesa Parrocchiale di Rodengo - 11 foto - Bolzano - Alto Adige

La chiesa parrocchiale di Rodengo
La costruzione della parrocchiale romanica va collocata attorno a1 1180; la sua consacrazione avvenne ne1 1184. Attorno al 1500 fu sostituita da un edificio tardogotico a tre navate con presbiterio ad una navata. Vi fa riferimento l'anno 1498 scolpito sull'architrave dei portone laterale.
La posizione della chiesa immediatamente al di sopra della gola della Rienza portó nel 1688 ad un fatto increscioso. Dopo che in precedenza e soprattutto nel 1687 il campanile era stato gravemente danneggiato dai fulmini, l'anno successivo una parte della roccia friabile piombó nel vuoto trascinando con se un tratto del cimitero adiacente alla chiesa e, secondo una tradizione locale, anche il presbiterio. Ben presto si corse ai ripari erigendo un muro di sostegno che permettesse di girare attorno alla chiesa ed ampliando il cimitero in direzione dei castello. Negli anni 1794-95 la chiesa fu prolungata verso occidente e privata dei costoloni gotici, ripristinati poi ne1 1959. L'ultimo restauro risale a1 1983.
L'arredamento ein buona parte neogotico (1870 ca.), anche se le sculture lignee dell'altare maggiore risalgono in parte ad Adam Baldauf (1616-18). Le lastre funerarie dei vari Wolkenstein, dei Signori von Line (XIV sec.) e del curatore Caspare di Gudon - l'acerrimo avversario dei cardinale Niccoló Cusano - richiamano alla mente la storia ed i rapporti con il castello di Rodengo.
II cimitero ben curato, con erbetta e preziose croci in ferro battuto, ospita 204 tombe ed una cappella semplice del 1697 con la raffigurazione di S. Michele con la bilancia delle anime.












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